La cristalloterapia è una pratica di medicina alternativa che si prefigge di eliminare disfunzioni o malesseri mediante la collocazione di cristalli di quarzo o di altri minerali in determinati punti del corpo.
Ogni cristallo, secondo i sostenitori di questa pratica, sarebbe dotato di una sorta di “campo energetico” proprio, e avrebbe la capacità di entrare in contatto con ogni forma vivente del regno animale. Il cristallo opererebbe, nel corpo umano sui piani definiti come “fisico-emotivo-mentale” e spirituale, riportando “l’equilibrio” e “l’armonia”.
Nell’antichità, dal mondo classico al Medioevo, le proprietà e i presunti effetti dei minerali sono state oggetto di speculazione filosofica e alchemica. Alle pietre era attribuito un preciso influsso terapeutico, specifico per ciascuna patologia, come affermato ad esempio nella Naturalis historia di Plinio o dal trattato Sulle rocce di Teofrasto.
Vari cristalli produrrebbero presunti effetti diversi.
- per l’insonnia: indicata la malachite perché scioglierebbe le tensioni diffondendo calma e serenità;
- per le donne in gravidanza: la fluorite favorirebbe il trasferimento di “energie benefiche” della madre al figlio;
- per i disturbi al fegato: il diaspro tigrato e leopardato diminuirebbe i dolori epatici;
- per l’ansia: l’agata di Botswana dovrebbe far cessare il panico;
- per rilassare: la sodalite servirebbe per conciliare il sonno e rilassare corpo e mente;
- per il mal di testa: l’ametista aiuterebbe a far passare le emicranie.